Burrata o stracciatella sulla pizza: due delizie gastronomiche irresistibili

burrata o stracciatella

L’Italia vanta una tradizione casearia senza rivali, un vero tesoro per chi, come noi, desidera offrire ai propri clienti il meglio in tavola. Dagli immancabili formaggi al gustoso fiordilatte, le nostre regioni custodiscono prodotti tipici che arricchiscono la gastronomia con sapori unici.

Tra questi, la Campania spicca per la sua mozzarella, ma vanta anche due eccellenze fresche che conquisteranno i vostri palati: la stracciatella e la burrata.

Scopriamo insieme le loro peculiarità e come utilizzarle per creare pizze gourmet davvero irresistibili.

Burrata o stracciatella: due delizie a confronto

Burrata e stracciatella, pur condividendo alcune fasi di produzione, sono due prodotti distinti:

  • Stracciatella: un tripudio di cremosità. Nasce da latte vaccino, panna e pasta filata stracciata a mano. Il suo sapore richiama la freschezza del latte fresco di alta qualità.
  • Burrata: un scrigno di morbidezza. È un formaggio fresco di latte vaccino, simile a una mozzarella dal gusto dolce. All’interno racchiude un cuore di stracciatella, avvolto da un morbido involucro di pasta filata.

Scopriamo insieme le differenze tra stracciatella e burrata, svelando anche i segreti per utilizzarle in piatti gourmet e pizze irresistibili.

Dalla materia prima alla bontà: come nascono stracciatella e burrata

Condividono le prime fasi di lavorazione

  1. Riscaldamento del latte vaccino intero a 35°/37°C.
  2. Aggiunta di caglio e coagulazione a 38°/39°C.
  3. Rottura della cagliata per favorire lo spurgo del siero e riposo per circa 24 ore.
  4. Filatura della pasta in acqua bollente.
  5. Sfilacciatura a mano della pasta e mescolanza con panna fresca di latte vaccino.

La burrata si distingue per due ulteriori passaggi

  1. Creazione di un involucro esterno con fogli di pasta filata modellati a sacchetto.
  2. Salatura

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